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Educarsi per educare

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Il Gruppo “Chiesa in Famiglia”, in collaborazione con la Parrocchia Maria SS. di Portosalvo di Villammare, in sintonia con la proposta formativa diocesana e le indicazioni della CEI nel decennio dedicato all’ “Educare alla vita buona del Vangelo”, propone un calendario di incontri di catechesi sociale sul tema “EDUCARSI per Educare”.

Gli appuntamenti si terranno nella Chiesa Maria SS. di Portosalvo di Villammare dalle ore 19,30 nei giorni di sabato 9, sabato 16 e sabato 30 del mese di maggio, con la partecipazione del Prof. Corrado LIMONGI, Dirigente Scolastico di Sapri, di don Giuseppe PUPPO, Giudice del tribunale ecclesiastico Salernitano-Lucano, dell’ Avvocato Valentina DE GIOVANNI, Presidente AMI di Napoli - Avvocati Matrimonialisti Italiani.

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Il Vescovo De Luca: inutile chiudersi

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Su Avvenire del 6 maggio 2015 è stata pubblicata un'intervista al nostro Vescovo circa la situazione degli sbarchi e dell'accoglienza degli immigrati.

Riportiamo di seguito il testo dell'intervista.


Accoglienza
IL VESCOVO DE LUCA: "INUTILE CHIUDERSI".
di Alfonso D'Alessio

Sono 35 i minori non accompagnati quelli cioè privi di cittadinanza italiana o di altro stato dell' Unione Europea e che non hanno i genitori o adulti che possano prendersi cura di loro, 671 i migranti accolti nei comuni del territorio diocesano, 198 i ragazzi dei progetti Sprar, il sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, 15 del progetto afgani per un totale di 919 fratelli e sorelle. Questi i numeri che riferisce padre Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro e delegato della Conferenza episcopale campana per il settore dei migranti. Impegno non semplice per una diocesi che conta poco meno di 119mila fedeli, ma portato avanti con la consapevolezza che il futuro non può che passare per l' accoglienza e l' integrazione. Scommessa sostenuta dalla Caritas diocesana che segue non solo l' ospitalità, ma cura l' integrazione.

Padre Antonio, a ogni sciagura del Mediterraneo si rischia di cadere nella retorica di circostanza, come superarla?
Con un coro di voci che, però, richiedono un' alleanza di gesti e di iniziative capace di mettere in atto non solo il diritto a emigrare, e dunque il dovere dell' accoglienza, ma anche il diritto a restare nella propria terra. Il fenomeno dei migranti è il sintomo di un male di proporzioni nefaste e dolorosissime. Di fronte a queste diffuse strutture di ingiustizia non basta pensare ai blocchi navali, né alla distruzione dei barconi, ma in primo luogo bisogna andare alle radici della nascita dell' Europa che si costituisce nel tempo attraverso l' incontro dei popoli, l' accoglienza e la solidarietà. Ecco il volto cristiano dell' Europa.

Si possono fermare persone come noi che fuggono da guerre, fame e anche dalla destabilizzata situazione dei paesi da cui partono?
Per fermare la migrazione non si perseguitano i disperati, ma si cura la destabilizzata situazione sociale e politica dei paesi da cui sono costretti a partire in cerca di speranza e di una ritrovata dignità di vita. Non è la chiusura difensiva di beni esclusivi che può generare equilibri mondiali, bensì l' equa distribuzione delle risorse. Purtroppo non sono ancora scomparse le strategie delle barriere e dei confini rafforzati. Peggio poi quando, per ostacolare l' accoglienza, si strumentalizza l' opinione pubblica in nome della sicurezza e del pericolo di commistione col terrorismo. Bisogna evitare di difendersi dai disperati. I volti degli immigrati vengono banalmente dipinti con i tratti di quelli che portano confusione, sottraggono posti di lavoro, inquinano il sentimento religioso, ma essi non sono una minaccia, piuttosto offrono una nuova opportunità per conoscersi e scambiarsi risorse.

Si può parlare di un nuovo mercato di uomini e donne?
Direi di si. Le ultima tragedie hanno messo a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, i sistemi di cui si servono le menti criminali per lucrare sulla piaga della tratta umana. La vendita dei carichi della speranza, e tutto quello ad essa connesso, si mantiene a galla non solo per mezzo delle carrette del mare, ma perché c' è ancora chi se ne lava le mani. Restiamo così trafitti di fronte ai bambini e alle donne consegnate ai viaggi della morte, ma il sentimento non basta, gli indirizzi della vita si imprimo anche con robuste e coraggiose decisioni.

Qual è il rischio da evitare?
Se dovessero consolidarsi le opzioni a favore degli interventi militari e il rafforzamento delle frontiere, gli abissi del nostro mare e della nostra indifferenza continueranno ad ingoiare un numero infinito di vittime.

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III Convegno Diocesano di Pastorale della salute

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Il terzo convegno diocesano di Pastorale della Salute, che si terrà ad Atena Lucana, presso l'Auditorium in Via Nazionale Taverna, il prossimo 9 maggio, si pone al termine di un anno pastorale in cui ci siamo soffermati a pregare e riflettere sulla fede testimoniata nei vari ambiti in cui siamo chiamati a vivere ed operare.

L’ambito della fragilità, nei vari settori a servizio della persona sofferente nel corpo e nello spirito, in particolare, è chiamato a vivere ogni giorno la coerenza di una fede non solo professata e celebrata ma soprattutto vissuta e testimoniata.

Questo ulteriore momento di riflessione che chiude un ciclo di incontri formativi, è rivolto a tutti coloro che desiderano dedicare un pò del loro tempo al servizio del volontariato rivolto ai fratelli sofferenti presso gli Ospedali, Case di cura e di riposo o anche ai malati che si trovano presso il proprio domicilio in collaborazione con i Cappellani ed i Parroci.

Alle comunità parrocchiali, nel cui territorio è presente una struttura sanitaria, è affidato il compito di prendersi cura di chi soffre esprimendo la sollecitudine verso chi vive il tempo della malattia, facendosi prossimo a chi è nella sofferenza attraverso il ministero della consolazione e con lo stesso amore che il Vangelo ci sollecita: "Và e fai anche tu lo stesso" (Lc 10,37).

Cogliendo l’occasione del XX anniversario della promulgazione dell’Enciclica Evangelium Vitae del Santo Papa Giovanni Paolo II (25 Marzo 1995), e sollecitati dalle parole del nostro Vescovo sul compito di “formare, educare, assicurare vicinanza e informare le coscienze” (orientamenti pastorali 2014/15 p.25), vogliamo offrire agli operatori del settore un’opportunità di conoscere e riflettere sul valore della vita umana che papa Benedetto XVI ha definito valore “non negoziabile”.

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L'altro Vallo fa la sua parte...

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Il 2 Maggio p.v., presso l'Auditorium di Atena Lucana Scalo, si terrà la manifestazione "L'Altro Vallo fa la sua parte", giornata di promozione sociale e sensibilizzazione contro le trivellazioni petrolifere nel Vallo di Diano, organizzata dai ragazzi di "Altro Vallo".

Le attività saranno strutturate intorno all'arrivo della carovana no petrolio "Terre di Passaggio", organizzata dal Forum Ambientale dell'Appennino, che farà tappa simbolica nel Vallo di Diano ad Atena Lucana. Parteciperanno all'iniziativa alcune scuole superiori del comprensorio con progetti e proposte di alternative sostenibili, associazioni ambientaliste, giovani coltivatori e trasformatori agricoli, artisti e musicisti locali. Nel pomeriggio ci sarà un momento di approfondimento sulla situazione attuale e le prospettive ambientali e sociali legate alla criticità delle estrazioni petrolifere.

L'obiettivo della giornata e del progetto "Altro Vallo" è quello di fare rete, appello accolto anche dal Monsignor Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, informare e sensibilizzare i cittadini e tutte le realtà del Vallo, con occhio di riguardo per i giovani, promuovendo una cultura della responsabilità e dell'impegno civile verso le vertenze ambientali, e non solo, del nostro territorio.

Maggiori informazioni su gruppo facebook:
AltroVallo http://www.forumambientale.org/terre-di-passaggio/atena-lucana