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La Concattedrale

Scritto da Super User.

 
Un'altra tappa, non meno suggestiva, dell'itinerario artistico e spirituale di questa Diocesi è costituita dalla Chiesa si S. Maria Assunta di Policastro Bussentino, le cui origini si perdono nel tempo, ma la cui prima ricostruzione è attribuita alla munificenza del normanno Roberto il Guiscardo. Edificata sull'araea in cui nell'epoca romana sorgeva un tempio pagano (due superstiti iscrizioni latine attestano tale preesistenza), S. Maria Assunta, che ora è la Concattedrale della Diocesi di Teggiano-Policastro, subì un incauto restauro nei primi anni del settecento, assumendo all'interno quella connotazione barocca che tuttora la distingue. Sulla facciata è inserito un portale rinascimentale (1455) sormontato da un trittico marmoreo (al centro, una Vergine col Bambino, ai lati rispettivamente un Angelo con donatore e un Angelo che presenta la città). All'interno si ammira un pregevole soffitto ligneo dipinto con al centro l'assunzione di Maria, mentre nella scodella dell'altare maggiore si nota un affresco con la rappresentazione del Paradiso. Nell'abside c'è una tavola cinquecentesca con una Vergine col Bambino tra nuvole. Infine nella Chiesa c'è un'opera di scultura, il Sarcofago di Giulio Gallotti, datato 1441. Ma la parte più attraente di questa Chiesa è certamente la monumentale Cripta alla quale si accede attraverso una gradinata, al termine della quale, sulla destra, si vede un affresco trecentesco raffigurante la Pietà. Il soffitto della Cripta è sorretto da 14 colonne di diversa fattura e di epoche diverse. Questo ambiente, di grande suggestione artistica e spirituale, certamente risale ai tempi di Roberto il Guiscardo.