Stampa

San Pietro Pappacarbone

Scritto da Super User.

Patrono della Diocesi
 
Nacque a Salerno nel 1043. Nipote di S. Alferio, primo abate e fondatore dell’Abba­zia di Cava dei Tirreni, ne seguí le orme sce­gliendo l’Ordine Benedettino. Volle comple­tare la sua formazione nell’Abbazia di Clunj, allora all’apogeo della sua grandezza. Qui ri­mase per otto anni temprando il suo caratte­re all’austerità della vita monastica. Verso la fine del 1067 tornò al monastero di Cava e Papa Alessandro II lo nominò Vescovo di Policastro. L’umile figlio di S. Benedetto non si dis­simulava la gravità dell’onere episcopale e solo dopo tre anni tornò a Cava assetato di vita contemplativa. Resse il Cenobio come successore dell’abate Leone fino a che passò al Monastero di Perdifumo nel Cilento dove morí il 4 marzo 1123 all’età di 80 anni, carico di meriti e di virtù. Pietro ebbe il merito di attuare la riforma gregoriana non tanto come scienza teologica e biblica quanto come ascetismo. Egli infatti fu pervaso dallo spirito di orazione e di penitenza, di dolcezza e di umiltà. Coltivò talmente la vita religiosa da eguagliare gli antichi Santi Padri. Se S. Alferio fu il fondatore dell’Abbazia di Cava, S. Pietro diede grande impulso all’attività dei monaci, indicando loro il compito a cui Dio li aveva chiamati. A poca distanza dalla morte fu elevato agli onori degli altari e proclamato protettore della Diocesi di Policastro. Nel 1874 Mons. Giuseppe M. Cione, Vescovo di Policastro, curò la traslazione delle reliquie del Santo nella cattedrale di S. Maria Assunta. La sua festa liturgica è inserita nel calendario diocesano al 4 marzo.
Dal 30 settembre 1986, come disposto dal Decreto della Congregazione per i Vescovi, a seguito dell'unificazione delle Diocesi di Teggiano e Policastro, è insieme a San Cono, Patrono della Diocesi di Teggiano-Policastro.