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E' apparsa la grazia di Dio

Scritto da Massimo La Corte on .

6 gennaio - Solennità dell'Epifania

“Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore. (Mt 2,2)

All’inizio del nuovo anno tanti interrogativi si presentano alla nostra mente e ai quali non siamo in grado di rispondere. Abbiamo però la certezza che siamo i destinatari di un amore grande, che supera di gran lunga le nostre misere attese. Dio ogni giorno mette nel nostro cuore un nuovo inizio, una nuova possibilità che proietta l’esistenza al raggiungimento della gioia che solo Lui può darci.

La festa del Natale del Signore ci ha spinto a non perdere la speranza e a ritrovare i segni della sua presenza. Segni concreti che ci conducono da Lui che attende il nostro ritorno. Nonostante le difficoltà nelle quali siamo immersi e tutto intorno induce a provare sgomento... nonostante tutto, il Signore è presente e genera speranza.

Come i magi seguiamo la stella luminosa del mattino. La gioia che essi provano è la nostra gioia quando scopriamo che Dio non si è ancora stancato di ritentare la via dell’ alleanza con l’umanità. E il segno di questa volontà è quel Bambino che ancora interpella la nostra coscienza di cristiani spesso distratti. “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2, 12). Quel bambino è segno! Di salvezza, di vita nuova. Ma anche segno di contraddizione, davanti al quale non è possibile barare.

È di poche ore fa la notizia che un altro bambino di appena sedici mesi, Mohammed Shohayet, è morto annegato nel disperato tentativo di attraversare, con la madre, il fratellino e lo zio, il fiume Naf per arrivare al campo di raccolta di Leda, a Teknaf, in territorio bengalese. Sfuggivano dai colpi di una terribile repressione. Anche questo è un segno…

Nel giorno dell’Epifania del Signore avvertiamo, in modo inequivocabile, che egli è venuto per tutti gli uomini; in questo giorno egli si manifesta al mondo, portando con sé le speranze di tutti i giusti che, pur senza aver compiuto grandi opere, hanno atteso questo momento nel quale la grazia di Dio fa irruzione nel tempo, portando la salvezza.

Questo Bambino è venuto per noi, perché potessimo sperimentare con “quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” (1Gv 3, 1). Come i magi siamo viandanti e ricercatori di senso, desiderosi di pienezza e di gioia. Quel Bambino può essere la risposta…

Buona e santa Epifania.

+ p. Antonio, Vescovo.