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Uno più grande

Scritto da Massimo La Corte on .

4 Dicembre - II Domenica di Avvento

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

In questo itinerario di avvento alimentiamo l’attesa della nostra piena e definitiva redenzione. Assaporiamo la bellezza di essere destinatari di un amore immenso, grande, smisurato. L’ascolto del Vangelo rimane un elemento imprescindibile perché la nostra attesa sia fruttuosa e feconda. E come ogni domenica la liturgia offre alla nostra meditazione una pagina evangelica che segna il nostro incontro con il Signore, ci rivela la sua volontà di salvezza e svela la nostra vocazione.

La profezia di Isaia non è caduta nel vuoto, finalmente, nella pienezza dei tempi, si sente la voce di colui che prepara la strada al Signore che viene. E il messaggio di Giovanni battezzatore si condensa nel richiamo urgente, non più prorogabile, della conversione: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!” Conversione per accogliere il regno. Il regno che non è fatto di confini fisici, materiali, ma il regno rinvia alla persona stessa di Gesù Cristo, la sua presenza nel mondo è l’inizio della instaurazione del regno, della signoria di Dio. La promessa di Dio trova compimento in quest’uomo inflessibile, lontano dalle logiche religiose della Gerusalemme del suo tempo. A Giovanni bastava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; la sua austerità si manifestava anche nell’alimentazione tipica del deserto, cavallette e miele selvatico. Eppure riesce a smuovere le persone, che, da Gerusalemme e dalla regione montuosa della Giudea, si recavano da lui, nei pressi del fiume Giordano per confessare i loro peccati e per ricevere il battesimo di penitenza.

Addirittura anche molti farisei e sadducei si recavano da lui. E proprio a questi Giovanni rivolge parole inattese e durissime indicando, nella venuta del Messia, anche il giudizio imminente al quale tutti saranno sottomessi. E non è l’appartenenza ad un popolo o ad una stirpe che può far sentire al sicuro, ma proprio quel percorso di conversione che riporta, nella fede, a Dio.

Il peccato deturpa la nostra condizione di figli. Anche noi abbiamo bisogno di confessare il nostro peccato, con una decisione ferma ed irremovibile di tornare a Dio, per sempre. Anche Gesù, all’inizio del suo ministero pubblico, riproporrà in modo deciso l’urgenza della conversione: “Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1, 14-15).

Conversione è tornare indietro, spesso è cambiare strada. Il Signore che viene ci trovi disponibili a tornare sui nostri passi e ad intraprendere il sentiero della giustizia e della salvezza.

Buona e santa domenica!

+ p. Antonio, Vescovo.