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"Vi annuncio una grande gioia" - Messaggio del Vescovo per il Natale

Scritto da Massimo La Corte on .

lanterna

Carissimi, noi cristiani viviamo il cammino di Avvento alimentando la fiduciosa speranza di un futuro nuovo e affidabile. Sappiamo che quest’attesa può avvenire con una persona, Gesù Cristo, il figlio di Dio benedetto, che solo è capace di ridare alle nostre scompaginate esistenze un filo conduttore di senso e di unità. Con gli innumerevoli problemi socio-sanitari e ambientali, potremmo correre il rischio di trasformare le paure in una malattia endemica, rendendola forza negativa di dissuasione da ogni impegno, e tristemente demotivante. Eppure a Natale risuona il liberante annunzio dell’Angelo: “Vi annunzio una grande gioia…”. Ma quale gioia? La gioia del Natale, quella che consolida la certezza che non siamo soli, che c’è “Dio-con-noi” il quale garantisce forza, sostegno, vigore, amicizia e speranza.

Certamente, la gioia annunciata dagli angeli nella notte Santa, non coincide con lo stordimento di una spensieratezza e alienante fuga della realtà. La gioia cristiana è Gesù stesso, la sua persona, le sue parole, ma soprattutto la sua prossimità è la fonte della nostra gioia.

In questa gioia vi è anche la fonte della nostra santità, il sussulto per un riscatto umano e sociale, pur di fronte alle mille derive che oltraggiano la dignità umana, e delle forme di indifferenza che smentiscono le verità della vita cristiana. A Natale si ripropone una rinnovata visione della persona, delle relazioni, della società, alla luce di un appello etico che illumina “la grandezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo”. Papa Francesco ci richiama costantemente al dovere della solidarietà, tenendo lo sguardo fisso ai più poveri della terra, agli anziani, alle famiglie, ai giovani, a quanti sono in fuga dai loro paesi.

Lasciamoci toccare dalla gioia autentica del Natale, gustiamo la bellezza di una intimità con il Divino che ispirò al Dottore della Chiesa, cantore del Natale, Sant’Alfonso Maria de Liguori, le note di alto lirismo, ma anche di popolare esultanza, per descrivere l’incontro tra i pastori e Gesù Bambino:

«…Zombanno comm’a ciereve ferute,
correttero i pasture a la capanna;
là trovajeno Maria co Giuseppe e a gioja mia;
e ‘n chillo viso provajeno ‘no muorzo e paraviso!».

La gioia di Natale è gioia di Paradiso, viene dal Messia ed è donata a un popolo, ad una comunità, oggi essa può essere accolta se intraprendiamo i percorsi sinodali di comunione, partecipazione e di missione, per non vivere nella solitudine le inedite sfide che siamo chiamati ad affrontare. Questa è l’occasione per ricominciare con gioia a creder e ad impegnarci per condividere le sorti del mondo e della storia.

Auguri di un Santo Natale!

+ p. Antonio De Luca