Anno della Fede: un rinnovato vigore all'annuncio
La Chiesa di Teggiano – Policastro, accogliendo l’invito del Santo Padre Benedetto XVI, ha aperto l’anno della fede programmando un percorso triennale che prevede tre tappe: fede annunciata, fede celebrata e fede vissuta. La sfida dell’annuncio, “per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede” (Porta Fidei, 7), spinge a rimotivare la dinamica della nostra evangelizzazione che deve rinnovarsi nel “metodo, nell’ardore e nelle espressioni”. Tale significativo rinnovamento può avvenire alla luce di una concreta esperienza di fede e nella persona di Gesù Cristo. Ecco perché il Convegno Pastorale Diocesano ha colto nell’icona biblica del “chi cercate?”, di Gesù ai discepoli, l’invito a entrare nell’esperienza di fede con la forza della ragione, ma anche con la semplicità di un rinnovato stupore che accetta l’iniziativa di Dio come grazia e come dono (cfr Gv 1, 38-39). La fede è prima di tutto dono di Dio e poi sincera ricerca dell’uomo.
Ogni giorno ci riscopriamo affamati di senso e bisognosi di risposte, con una nostalgia insopprimibile di Dio. Eppure, a stento, riusciamo a fare il passo di una entusiastica adesione al Dio rivelato. E’ necessario, perciò, scendere in profondità del nostro atto di Fede per dare significato a tutti gli ambiti della nostra vita. Siamo chiamati a reagire al diffuso “analfabetismo affettivo” con percorsi formativi adeguati e una vita familiare ed ecclesiale fondata su relazioni profonde e curate. Siamo chiamati ad annunciare la fede nel mondo del lavoro e ad evangelizzare la festa. Il nostro territorio, lacerato da grandi contraddizioni, ma sostenuto dalla presenza di forti tradizioni religiose e dalla pietà popolare, avverte il bisogno di un contributo ed un salto qualitativo nella pratica religiosa. Vogliamo poi annunciare la fede nell’ambito della fragilità umana, nell’ambito della tradizione e nell’ambito della cittadinanza. E’ nostra assoluta responsabilità cercare di smentire chi guarda con distacco, diffidenza e disillusione all’impegno nell’ambito della politica e delle istituzioni economiche e formative. Grande è, invece, il contributo offerto da molti cristiani che serenamente e seriamente sono impegnati nelle istituzioni del nostro territorio e si dedicano con generosità all’edificazione del bene comune.
La famiglia resta lo spazio privilegiato dell’annuncio. I giovani sono i protagonisti di una rinnovata domanda di speranza: in fondo la crisi di fede è crisi di speranza in un domani migliore, in un mondo più umano e più vivibile.
+ Antonio De Luca
Vescovo di Teggiano-Policastro
02/09/2012 
Orientamenti Pastorali
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