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Giubileo dei Ragazzi

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Nell’anno Giubilare della Misericordia, Papa Francesco ha voluto un appuntamento dedicato ai ragazzi dai 13 ai 16 anni, il Giubileo dei ragazzi, che si svolgerà a Roma nei giorni 23/24/25 aprile 2016, e a cui sarà possibile iscriversi entro il 25 febbraio.

Il programma prevede il 23 aprile il raduno allo stadio Olimpico e il 24 aprile la Celebrazione in piazza S. Pietro.

Durante i tre giorni sarà possibile celebrare il Sacramento della Riconciliazio e fare il percorso per attraversare la Porta Santa. Nella città sono previsti, inoltre, sette luoghi di testimonianza.

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Preghiera del Vescovo per la famiglia

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Signore Gesù, che a Nazareth,
tra gioia e fatica,
con Maria e Giuseppe,
sei cresciuto in età, sapienza e grazia,
fa’ che anche le nostre famiglie
diventino casa e scuola di vera umanità.
Il perdono ci assicuri il futuro.
La carità ci consegni all’Eternità.
La fedeltà profumi di Divinità.
La Misericordia ci educhi all’accoglienza.
Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
affidàti alla Tua Provvidenza,
rafforziamo i santi vincoli dell’amore.
O Signore della vita,
l’invocazione del Tuo nome benedetto,
sia la nostra fiduciosa supplica
e il nostro solido conforto.
I poveri che amiamo,
ci accompagnino verso il Tuo Regno.
Ora e sempre nei secoli.
Amen.

+ Antonio De Luca
       Vescovo

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Il compimento delle scritture

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24 gennaio 2016 - III Domenica del Tempo Ordinario


Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione ”.


La ripresa della lettura del Vangelo di Luca ci porta a riflettere sugli inizi della sua opera. Ha ascoltato, ha raccolto le informazioni, le ha ordinate perché avessimo la certezza della solidità del suo racconto. Il Vangelo, infatti, non è un racconto mitologico e neanche una storia adatta ad un pubblico di soli bambini. Non è neanche la storia del profeta Gesù di Nazareth: il Vangelo è storia di salvezza, è la narrazione della misericordia di Dio Padre che si manifesta in Gesù Cristo, salvatore dell’umanità. L’impegno di Luca ci mette al sicuro che non andiamo dietro storie fantasiose, egli ci assicura che ha deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato (1, 3).

Questa salvezza che Luca narra ha un nome, un volto, una storia, quella di Gesù, il quale, come ogni pio israelita, di sabato si reca nella sinagoga per ascoltare la Parola. Quel sabato è a Nazareth, luogo dove è cresciuto, dove tutti lo conoscono, dove a nessuno sfugge la sua storia familiare, dove egli è un libro aperto. Il brano della Scrittura che gli viene presentato contiene uno straordinario racconto della vocazione del Messia.

Dopo la lettura il silenzio che preparava la riflessione, Gesù avrebbe dovuto fare una meditazione ad alta voce, doveva rendere quella Parola accessibile agli uditori. Gesù fa di più: dichiara che quella Scrittura, in quel preciso momento, trovava piena realizzazione. Non si doveva attendere oltre, in quell’oggi pronunciato da Gesù non c’era più bisogno di attendere. In lui si adempie la Scrittura. La potenza dello Spirito spinge Gesù a manifestarsi come Messia liberatore, che proclama la misericordia e la giustizia, che restituisce la dignità all’uomo segnato dalla contraddizione del peccato e della sconfitta. In Gesù si ristabilisce il vero e più genuino rapporto con Dio. È lui il consacrato e l’inviato dello Spirito Santo e questo permette a coloro che lo ascoltavano di porre tutta l’attenzione su di lui: gli occhi di tutti erano fissi su di lui (4, 20).

Questa Parola di Gesù è per noi oggi. Spesso ci attardiamo ad aspettare una svolta nella nostra vita che forse non arriverà mai; oppure spendiamo le energie ad attendere un giorno migliore, che forse non spunterà mai. Perché già c’è stato il giorno migliore, la svolta è avvenuta, senza rendercene conto… la fede accolta con semplicità e la certezza che il Signore è la risposta alle nostre attese costituisce, oggi, per noi, il giorno della salvezza.

Insieme alle Scritture oggi si compie anche la nostra gioia, le nostre aspirazioni, il nostro futuro. Puntiamo lo sguardo su Gesù e scopriamo nei suoi tratti la nostra stessa identità. Così, anche per noi oggi, questa Parola porterà salvezza.

Buona e santa domenica!

+ P. Antonio
Vescovo di Teggiano-Policastro


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Che farò nella mia vita?

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L'Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile e Vocazionale ha pensato per gli adolescenti un appuntamento in cui possano essere accompagnati a fare la scelta universitaria e/o professionale all'interno dell'elaborazione di un progetto di vita.

Abbiamo bisogno che la prospettiva "vocazionale" permei le scelte dei nostri giovani perchè possano scoprire la bellezza di un Dio che progetta con loro la loro vita!

Il week-end di orientamento proposto è un'esperienza aperta a tutti, in cui si coniugano le informazioni sugli studi e sugli sbocchi lavorativi con il desiderio di incrociare lo sguardo di Cristo, l'unico che "rivela l'uomo all'uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione" (GS 22).

Il week-end si terrà a Villammare presso l'hotel "La perla".

Per infor e adesioni contattare Don Donato, tel. 3896245834.