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Famiglia: quale futuro?

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Il 7 Febbraio 2016, alle ore 18:00, presso la Chiesa di Sant’Anna in Sala Consilina (SA), si terrà un INCONTRO DI FORMAZIONE rivolto a tutti i fedeli, in particolare agli operatori pastorali ed educatori della Diocesi.

Interverranno il nostro Vescovo, Mons. ANTONIO DE LUCA, e l’Avv. GIANFRANCO AMATO, Presidente dei Giuristi per la Vita, con il quale affronteremo nel dettaglio le ultime tendenze ed ideologie, come quella gender, che attraverso leggi ed imposizioni culturali, stanno cercando di demolire il concetto di FAMIGLIA NATURALE quale cellula fondamentale della società.

 

 

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Giornata di preghiera contro la tratta di persone

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Nell’anno del Giubileo della Misericordia la Giornata internazionale/ecclesiale contro la tratta di esseri umani, che si celebrerà il prossimo 8 febbraio, costituisce un ulteriore invito a costruire percorsi di liberazione nelle nostre comunità.

La tratta di esseri umani è una delle peggiori schiavitù del XXI secolo. E riguarda il mondo intero. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù; il 60 per cento sono donne e minori. Spesso subiscono abusi e violenze inaudite. D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi.

Sul sito www.migrantes.it è possibile trovare i materiali per approfondire la tematica della schiavitù e dello sfruttamento.

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Mettersi in cammino

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31 gennaio 2016 - IV Domenica del Tempo Ordinario


Io sono con te per salvarti”. (Ger 1,19)


Mettersi in cammino è la vocazione di ogni profeta, di chiunque decide di servire il Signore mettendo da parte ogni aspirazione ed ogni aspettativa per non ostacolare il percorso della Parola. Il profeta è l’uomo della Parola, spesso viene ritratto proprio nell’atto in cui comunica, parla, trasmette. Anche i gesti e le azioni compiute dai profeti, spesso definite come stranezze, racchiudono una forte valenza simbolica.

Spesso ciò che mette in crisi non è solo la parola del profeta, ma tutta intera la sua esistenza diventa una denuncia della decadenza dell’uomo nella sua relazione con l’Assoluto. Gesù è sulla scia dell’antica profezia, la interpreta, le dà senso, l’attualizza, la supera. Nell’oggi pronunciato da Gesù quella profezia è resa perfettamente autentica, produce novità, rende ciò che esprime.

L’apertura all’oggi di Dio, della sua salvezza, della sua misericordia è un punto nevralgico dell’esistenza del discepolo, di chiunque nella vita intende impegnarsi perché il Regno di Dio raggiunga sua pienezza. Eppure le difficoltà non mancano, il pericolo del passato incombente e paralizzante è sempre in agguato, la difficoltà di vedere le novità impediscono l’apertura della mente e del cuore.

La diffidenza su Gesù serpeggia in coloro che ascoltano la sua parola, la sua storia è fin troppo risaputa, le sue origini, la sua parentela non è garanzia di autenticità. Quanta somiglianza con il nostro modo di fare! Gesù per questo è motivo di scandalo, in ogni tempo c’è chi tenta di vanificare la forza prorompente del suo annuncio, viene osteggiato. Lo Spirito indica in Gesù la grazia e la misericordia, i suoi concittadini rivendicano invece azione straordinarie a loro favore, declassando Dio a distributore di soluzioni a buon mercato. È un rischio che corriamo tutti!

La caricatura di Dio che l’uomo si costruisce non permette di avanzare nel percorso di fede, anzi genera una forza negativa e ostile, che spinge gli abitanti di Nazareth a mettere a morte Gesù, il quale però, “passando in mezzo a loro, si mise in cammino” (Lc 4, 30). Gesù è certo che la sua vicenda appartiene al Padre, che l’uomo può ostacolare la profezia, ma non può spegnerla, né soffocarla. Egli è quel seminatore che sparge il seme della Parola certo che porterà frutto per la vita del mondo. Di questo è certo chiunque segue il Maestro e non si scoraggia di fronte all’incomprensione e al disagio del rifiuto.

Buona e santa domenica!

+ P. Antonio
Vescovo di Teggiano-Policastro


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GMG Cracovia 2016

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La Giornata Mondiale dei Giovani si svolgerà a Cracovia, in Polonia, dal 25 al 31 luglio 2016. La partecipazione dei giovani (16-35 anni) della Diocesi Teggiano-Policastro è prevista insieme alle diocesi della Campania, come avviene già daò 1997.

Nei giorni precedenti la GMG vivremo il gemellaggio con la diocesi di Katowice, la partenza è prevista il 18 luglio, mentre il rientro il 2 agosto.

Il tema della XXXI Giornata Mondiale della gioventù – Cracovia 2016 - è racchiuso nelle parole “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Mt 5:7). Il Santo Padre Francesco ha scelto la quinta delle otto Beatitudini, annunciate da Gesù nel suo Discorso alla Montagna, rilevando come siano il cuore dell’insegnamento di Gesù.

La scelta di Cracovia, come città ospitante l’incontro dei giovani, e il motto della manifestazione sono essi stessi invito a seguire la scintilla della Misericordia. Dal momento dell’apparizione di Gesù Misericordioso a Suor Faustina Kowalska, essa si è irradiata dal Santuario di Cracovia a tutta la Chiesa Universale.

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