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Mons. De Luca con un gruppo di pellegrini dal Papa

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Lo scorso 13 aprile Mons. De Luca e un nutrito gruppo di pellegrini della Forania di Padula-Montesano hanno partecipato in Piazza San Pietro all'Udienza Generale del Santo Padre.

Durante l'Udienza il Papa ha benedetto le corone della Madonna del Monte Cervato che si venera a Sanza e benedetto le statue di S. Michele Arcangelo e San Giovanni Battista venerate nelle Parrocchie ad essi dedicate in Padula.

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Giovani in marcia

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Carissimi, nell’orizzonte del Giubileo straordinario della Misericordia e in cammino verso la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Cracovia nel luglio 2016, si colloca la proposta elaborata insieme all’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile e Vocazionale circa un particolare periodo dedicato ai giovani della nostra diocesi.

Le tappe saranno:
1) 23-25 aprile GIUBILEO DEI RAGAZZI (13-16 anni) con papa Francesco a Roma;
2) 26-28 aprile testimonianza dello scrittore, attore e regista Fabio Salvatore nelle scuole e in alcune parrocchie della diocesi;
3) 29 aprile GIOVANI IN MARCIA – incontro diocesano dal titolo “#partirexricominciare#cmqandare#4give”, è l’appuntamento centrale dell’anno, nel quale i giovani saranno accompagnati verso l’esperienza del perdono nel sacramento della Riconciliazione e nell’attraversamento della Porta Santa nella Cattedrale di Teggiano.
4) 7 maggio UNA LUCE NELLA NOTTE – esperienza di adorazione eucaristica notturna nella chiesa di S. Michele Arcangelo in Atena Scalo dalle ore 22.00.
5) In questo periodo sarà presentata l’opera di misericordia corporale affidata ai giovani, frutto del cammino compiuto in quest’anno giubilare. L’opera scelta è “visitare gli ammalati”, che si coniugherà per noi nel servizio di clownterapia – la terapia del sorriso, presso l’Ospedale “Luigi Curto” in Polla.
6) Questo periodo concluderà con il Pellegrinaggio Giubilare al Santuario Maria SS. di Pietrasanta il 14 maggio alle ore 17.30 nel quale vivremo la veglia di Pentecoste.

«Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno» (Madre Teresa), con questa consapevolezza vi salutiamo e vi aspettiamo! In Cristo

Il vescovo
+ Antonio De Luca

L’ufficio diocesano di PG&V
Don Luciano, Don Donato e Vincenzo

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Amoris laetitia

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E' stata presentata a Roma, venerdì 8 aprile u.s., l’Esortazione Apostolica di Papa Francesco "Amoris Laetitia", incentrata sulla missione e le sfide della famiglia al giorno d'oggi.

L’Esortazione del Papa conclude il percorso del Sinodo sulla famiglia – il primo convocato da Bergoglio – che si è svolto in due fasi: l’Assemblea straordinaria dell’ottobre 2014 e l’Assemblea ordinaria dell’ottobre 2015. Nell’intervallo tra le due fasi è stato inviato a tutte le Conferenze episcopali del mondo un Questionario sulla famiglia.

“Il documento papale – dice Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro – ci presenta una sintesi pastorale e dottrinale sulla situazione della famiglia. Impropriamente ci si aspettava aperture e cancellazioni, in realtà il Papa ribadisce la centralità e l’unità della dottrina sul sacramento del matrimonio, che resta unico, fondato sulla fedeltà e sull’apertura alla vita. Il Papa non vuole che si sottolinei questa discriminazione dei matrimoni tra persone che hanno rispettato il giuramento e tra chi si è separato e risposato. Non si tratta di cancellare, ma di ampliare la visione sul matrimonio e sulla famiglia. Il Papa ci invita a rompere una visione troppo monolitica che per difendere l’unità della dottrina potrebbe in qualche modo mortificare il rapporto pastorale”.

Di seguito una sintesi dell’Esortazione Apostolica e il testo completo del Documento.

- Sintesi "Amoris laetitia"
- Testo completo "Amoris laetitia"

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E' il Signore

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10 Aprile 2016 - III Domenica di Pasqua


Disse Gesù ai suoi discepoli: “Venite a mangiare”.
E prese il pane e lo diede loro. Alleluia. (Gv 21,12.13)


La resurrezione di Gesù è il punto di svolta della storia dell'umanità. La nostra fede è la risposta alle tante paure ed ansie che spesso tengono prigioniera l'esistenza dell'uomo. La vita ha bisogno di resurrezione, tante esistenze sono senza speranza, vivono senza prospettive che la fede sostiene, tanti fallimenti intriscono le persone, perdendo le pur semplici speranze di una vita migliore.

È l'esperienza della comunità apostolica all'indomani degli eventi tragici della morte di Gesù. Paura, amarezza, smarrimento, frustrazione, delusione è ciò che provano gli apostoli e i discepoli. Tutto era svanito facendoli ripiombare nel grigiore di un'esistenza senza slancio. Pur avendo avuto alcune testimonianze della resurrezione, l'annuncio di Maria, la presenza del Signore la sera della resurrezione, pieni di gioia per aver visto Gesù, tuttavia dopo qualche tempo decidono di lasciare Gerusalemme e tornare in Galilea, al proprio lavoro, alle rive del lago dove tutto aveva avuto inizio.

Lì in quella situazione Gesù risorto si fa presente, quando tutto sembra tristemente naufragato. Certamente non sfugge l'incapacità degli apostoli di riconoscere Gesù nel momento in cui li incontra. È il discepolo amato che lo riconosce: è il Signore! I segni della presenza del Signore sono inequivocabili, un moto di forza ed energia nuova attraversa la fede affievolita degli apostoli.

Il dialogo finale è densissimo e ridona a Pietro la serenità che nel suo cuore si era spenta la notte del rinnegamento. Gesù gli chiede per due volte "mi ami tu?" e forse gli chiede troppo perché l'amore che Gesù chiede è quello proprio di Dio, che ama e basta, che non chiede riconoscimenti e non attende ricompense, ma che si preoccupa soltanto del bene che con tenerezza deve offrire. Pietro può offrire di meno, risponde con ciò che ha e lo fa con slancio e generosità. Gli offre un affetto e un bene che nascono dall'amicizia, non ancora pronto all'amore oblativo che solo in seguito sarà in grado di offrire al Signore e all'umanità.

Abbiamo bisogno di resurrezione, abbiamo bisogno di amare come Dio in Gesù Cristo ci ha insegnato!

Buona e santa domenica!

+ P. Antonio
Vescovo di Teggiano-Policastro