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"Vi annuncio una grande gioia" - Messaggio del Vescovo per il Natale

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lanterna

Carissimi, noi cristiani viviamo il cammino di Avvento alimentando la fiduciosa speranza di un futuro nuovo e affidabile. Sappiamo che quest’attesa può avvenire con una persona, Gesù Cristo, il figlio di Dio benedetto, che solo è capace di ridare alle nostre scompaginate esistenze un filo conduttore di senso e di unità. Con gli innumerevoli problemi socio-sanitari e ambientali, potremmo correre il rischio di trasformare le paure in una malattia endemica, rendendola forza negativa di dissuasione da ogni impegno, e tristemente demotivante. Eppure a Natale risuona il liberante annunzio dell’Angelo: “Vi annunzio una grande gioia…”. Ma quale gioia? La gioia del Natale, quella che consolida la certezza che non siamo soli, che c’è “Dio-con-noi” il quale garantisce forza, sostegno, vigore, amicizia e speranza.

Certamente, la gioia annunciata dagli angeli nella notte Santa, non coincide con lo stordimento di una spensieratezza e alienante fuga della realtà. La gioia cristiana è Gesù stesso, la sua persona, le sue parole, ma soprattutto la sua prossimità è la fonte della nostra gioia.

In questa gioia vi è anche la fonte della nostra santità, il sussulto per un riscatto umano e sociale, pur di fronte alle mille derive che oltraggiano la dignità umana, e delle forme di indifferenza che smentiscono le verità della vita cristiana. A Natale si ripropone una rinnovata visione della persona, delle relazioni, della società, alla luce di un appello etico che illumina “la grandezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo”. Papa Francesco ci richiama costantemente al dovere della solidarietà, tenendo lo sguardo fisso ai più poveri della terra, agli anziani, alle famiglie, ai giovani, a quanti sono in fuga dai loro paesi.

Lasciamoci toccare dalla gioia autentica del Natale, gustiamo la bellezza di una intimità con il Divino che ispirò al Dottore della Chiesa, cantore del Natale, Sant’Alfonso Maria de Liguori, le note di alto lirismo, ma anche di popolare esultanza, per descrivere l’incontro tra i pastori e Gesù Bambino:

«…Zombanno comm’a ciereve ferute,
correttero i pasture a la capanna;
là trovajeno Maria co Giuseppe e a gioja mia;
e ‘n chillo viso provajeno ‘no muorzo e paraviso!».

La gioia di Natale è gioia di Paradiso, viene dal Messia ed è donata a un popolo, ad una comunità, oggi essa può essere accolta se intraprendiamo i percorsi sinodali di comunione, partecipazione e di missione, per non vivere nella solitudine le inedite sfide che siamo chiamati ad affrontare. Questa è l’occasione per ricominciare con gioia a creder e ad impegnarci per condividere le sorti del mondo e della storia.

Auguri di un Santo Natale!

+ p. Antonio De Luca

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Natale di speranza

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Anche quest'anno, per il secondo anno di fila, il Natale verrà celebrato all'ombra della pandemia di Covid, che inevitabilmente ci costringe a modificareabitudini e tradizioni.

"Anche quest'anno le luci del Natale saranno sommesse per le conseguenze della pandemia, che ancora pesa sul nostro tempo. A maggior ragione, siamo chiamati a interrogarci e a non perdere la speranza". Lo ha detto ieri papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all'iniziativa "Christmas contest", concorso promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis e dalle Missioni Don Bosco Valdocco, che dà voce ai giovani invitandoli a creare canzoni inedite ispirate al Natale e ai suoi valori.

"La festa della Nascita di Cristo non è una stonatura rispetto alla prova che stiamo vivendo - ha osservato il Pontefice -, perché è per eccellenza la festa della compassione, della tenerezza. La sua bellezza è umile e piena di calore umano". Secondo Francesco, "la bellezza del Natale traspare nella condivisione di piccoli gesti di amore concreto. Non è alienante, non è superficiale, evasiva; al contrario, allarga il cuore, lo apre alla gratuità, al dono di sé, e può generare anche dinamiche culturali, sociali ed educative".

"È con questo spirito - ha ricordato papa Francesco - che abbiamo dato vita al Patto Educativo Globale, un'ampia alleanza educativa 'per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un'umanità più fraterna'". E per il Papa, "per raggiungere questi obiettivi ci vuole coraggio: 'Il coraggio di mettere al centro la persona' e di 'mettersi al servizio della comunità'".

"Ci vuole coraggio e anche creatività", ha aggiunto. Ad esempio, "voi avete composto nuove canzoni natalizie e le avete condivise per un progetto più grande, un progetto che crede nella bellezza come via di crescita umana, per sognare insieme un mondo migliore".

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Famiglia come stile sinodale. In cammino con amoris laetitia

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Si terrà questa sera, alle ore 19:00 in modalità online sulla piattaforma ZOOM, l'incontro organizzato dall'Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, con la partecipazione del nostro Vescovo, sul tema: "Famiglia come stile sinodale. In cammino con amoris laetitia".

Per partecipare contattare il 3475702194 (Angelo)

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Le comunità in ascolto dello Spirito: resistenze ed opportunità

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Martedì 14 dicembre p.v., alle ore 18:00, presso il Teatro Comunale "Mario Scarpetta" di Sala Consilina, si terrà l'incontro di formazione sinodale a cui parteciperanno in presenza i sacerdoti, i diaconi e gli opertatori sinodali parrocchiali. Sarà presente P. Salvatore Farì CM, che terrà una relazione sul tema: "Le comunità in ascolto dello Spirito: resistenze ed opportunità". Per accedere al Teatro sarà necessario esibire il green pass e indossare la mascherina.

L'incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Diocesi di Teggiano-Policastro per permettere agli operatori pastorali parrocchiali (catechisti, ministri straordinari, cantori, etc...) di unirsi attraverso i social della Diocesi.