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Nota circa le feste e le processioni

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Nota circa le feste e le processioni del Signore,
della Beata Vergine Maria e dei Santi

Dopo la forzata sospensione dovuta alla pandemia abbiamo ripreso gradualmente e con la necessaria prudenza, come previsto dal Comunicato CEC del 7 marzo u.s. e dalla Lettera della Presidenza CEI del 25 marzo u.s., le processioni e le consuete espressioni della pietà popolare.

Come raccomandato dai nostri Vescovi, è necessario vivere la ripresa nel rispetto delle indicazioni offerte dalla CEC (vedi "Evangelizzare la pietà popolare. Norme per le feste religiose", 18 febbraio 2013, Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 113) e come occasione di rinnovata evangelizzazione e attenzione alle nuove povertà del territorio.

Accanto alla necessaria sobrietà sottolineata dal nostro Vescovo nell'incontro con i rappresentanti dei Comitati Festa e delle Confraternite, tenutosi il 4 aprile u.s. a Padula, sembra opportuno, anche a seguito della richiesta di alcuni Parroci, richiamare quanto previsto dal Direttorio Liturgico-Pastorale della nostra Diocesi circa l'organizzazione delle Processioni, ricordando che lo scopo del Direttorio "è quello di offrire delle linee comuni per le celebrazioni, in modo tale che tutte le comunità della nostra Diocesi possano compiere insieme il cammino di santificazione, attingendo dal mistero pa-squale culmine e fonte della vita della Chiesa (cfr SC 10) la forza e la gioia della fede" (+ A. DE LUCA, Presentazione in Direttorio Liturgico-Pastorale, 2015, p. 3).

In particolare, si raccomanda l'osservanza delle norme che seguono:

1) Davanti all'immagine della Vergine o del Santo procedono i ministranti ed il clero, mentre dietro la sacra effigie seguono le autorità civili e militari eventualmente presenti. Se si tratta del Santo Patrono, viene portato anche il labaro del Comune, anch'esso dietro la statua, ed il Sindaco indosserà la fascia tricolore (cfr. Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 90);

2) Dove è tradizione, si conservi la partecipazione della rappresentanza ufficiale del Comune soltanto alle processioni del Corpus Domini e del Santo Patrono (cfr. Direttorio Litur-gico-Pastorale, p. 90);

3) Nella processione del Corpus Domini e nelle altre processioni del SS. Sacramento, sia un ministrante dell'altare ad assistere il sacerdote nel portare l'ombrello vicino al SS. Sacramento, non il Sindaco (cfr. Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 42-43);

4) Quando vengono portate in processione più immagini sacre, si riservi il posto principale, cioè dietro le altre statue, al simulacro della Beata Vergini Maria, se presente, o del Santo Patrono (cfr. Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 90);

5) Al termine della processione, la sacra immagine non venga assolutamente posizionata sull'Altare o davanti ad esso, soprattutto se presente anche il tabernacolo con la riserva Eucaristica, per il necessario rispetto della presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nel SS. Sacramento e della centralità dell'Altare. Per non creare confusione nei fedeli si prepari per tempo un luogo adatto, lontano dall'Altare, dove opportunamente collocare la statua per la venerazione, nelle forme e con le precauzioni che la pandemia impone (cfr. Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 91);

6) Per le processioni non è consentito l'uso del baldacchino come decoro onorifico alle statue o, peggio, alle persone. L'uso del baldacchino è riservato esclusivamente al SS. Sacramento, quando viene portato in processione (cfr. Direttorio Liturgico-Pastorale, p. 91).

Recentemente Papa Francesco, nella Lettera Apostolica Desiderio desideravi, ha ribadito che: "l'anno liturgico è per noi la possibilità di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo, immergendo la nostra vita nel mistero della sua Pasqua, in attesa del suo ritorno. È questa una vera formazione continua. La nostra vita non è un susseguirsi casuale e caotico di eventi ma un percorso che, di Pasqua in Pasqua, ci conforma a Lui nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo" (n. 64). Il Papa, invitando ad una formazione liturgica autentica, afferma: "non possiamo tornare a quella forma rituale che i Padri conciliari, cum Petro e sub Petro, hanno sentito la necessità di riformare, approvando, sotto la guida dello Spirito e secondo la loro coscienza di pastori, i principi da cui è nata la riforma" (n. 61).

Con questa sensibilità e attenzione è necessario rivedere, dove necessario, i programmi nei quali è stata ripristinata l'"ottava" delle feste della Madonna e dei Santi. A tal riguardo si ricorda che le uniche Ottave previste sono quelle di Natale e Pasqua: "La celebrazione della Pasqua e del Natale, che sono le massime solennità, si protrae per otto giorni. Le due Ottave sono ordinate da leggi proprie" (Norme generali per l'Ordinamento dell'Anno liturgico e del calendario, n. 12, in Messale Romano, terza edizione, p. LVII).

Tutte le altre ottave sono state abolite con il decreto Cum hac nostra ætate della Sacra Con-gregazione dei Riti del 23 marzo 1955: "Si celebrano soltanto le ottave della Natività del Signore, di Pasqua e di Pentecoste; tutte le altre, sia nel calendario universale che nei calendari particolari, sono abolite". Detta norma fu poi recepita dal Missale Romanum, ex decreto SS. Concilii Tridentini restitutum auctoritate S. Pii V promulgatum B. Joannis Pp. XXIII cura recognitum, Roma 1962, Rubricae generales, n. 64.

Anche attraverso l'accoglienza e l'osservanza del Direttorio e di queste norme si rende visibile il nostro camminare sinodalmente come Chiesa che è in Teggiano-Policastro.

La protezione materna della Beata Vergine Maria e l'intercessione dei Santi ci accompagnino nel pellegrinaggio terreno incontro a Cristo Signore.

Teggiano, 28 luglio 2022
Memoria di S. Lucido di Aquara

don Romolo Barbarulo
direttore

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Chiusura estiva degli Uffici di Curia

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Gli Uffici di Curia rimarranno chiusi per la pausa estiva dall’10 al 19 agosto e riapriranno regolarmente lunedì 22 agosto con i consueti orari.

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Nomine Parroci

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Il Vescovo P. Antonio De Luca ha nominato dal 1° settembre 2022:

don Donato Romano, Parroco della Parrocchia Cattedrale Santa Maria Maggiore in Teggiano;
don Vincenzo Gallo, Parroco della Parrocchia San Giacomo Apostolo, in Monte San Giacomo;
don Antonio Calandriello, Parroco della Parrocchia Ss. Pietro Apostolo e Benedetto in Polla;
don Ivan Sarto, Parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie in Casalbuono;
don Ivan Sarto, Parroco della Parrocchia San Giuseppe in Fortino;
don Pietro Scapolatempo, Parroco della Parrocchia Santa Marina in Santa Marina;
don Pietro Scapolatempo, Parroco della Parrocchia Concattedrale Santa Maria Assunta in Policastro Bussentino;
don Simone Lacorte, Parroco della Parrocchia San Pietro Apostolo in San Giovanni a Piro;
don Agnello Forte, Parroco della Parrocchia Immacolata in Scario;
don Antonino Savino, Amministratore della Parrocchia S. Demetrio in Morigerati;
don Antonino Savino, Amministratore della Parrocchia SS. Annunziata in Sicilì;
don Emanuele Cammarano, Parroco della Parrocchia San Giovanni Battista e San Nicola di Bari in Roccagloriosa;
don Saverio Monaco, Amministratore delle Parrocchie San Nicola di Bari e S. Cono V. M in Castelcivita;
don Fabio Pannullo, Parroco della Parrocchia San Nicola di Bari in Controne.


Teggiano, 22 luglio 2022

Il Vicario Generale
don Giuseppe Radesca