Stampa

Il segreto dell'entusiasmo

Scritto da Massimo La Corte on .

Eccomi! In questa piccolissima parola è racchiuso il segreto di ogni alba, il sigillo di tutti gli inizi. È l’intima disponibilità al sogno di un amore incipiente, di cuori che s’immaginano proiettati al futuro nella logica del noi.

“Eccomi!” è la risposta di tanti martiri della carità e, in questi giorni, di tanti martiri di corsia che spendono l’esistenza accanto ad ammalati, sfortunati, disagiati. Un “eccomi!” misterioso e provocatore che con inossidabile fedeltà riscalda le coscienze indurite dall’abitudine e dalla crisi della compassione. In questa breve parola si coglie la portata progettuale di una vita che si spende nel valore della fedeltà, della solidarietà, della libertà.

Tuttavia, la genuinità di questo “eccomi!” si misura dalla strutturale relazionalità all’Assoluto, dalla lealtà delle alleanze, dall’irrevocabilità di una fedeltà giurata… fino all’incandescenza del martirio. L’ultimo “eccomi!” lo bisbiglieremo esausti sulla soglia della vita che non ha fine…

La visione dell’uomo indebolita e ferita dall’indifferenza, dalla banalità e dalla inaffidabilità dei rapporti ha spento il senso della speranza. Facendo ciò, ha sottratto la passione per la vita, il vigore dell’intraprendenza. Tutto si subisce in una sorta di tragica fatalità. La depressione, come male sociale, risale anche alla sconfitta della sfida educativa, alla fragilità dei legami familiari, alla perdita di sicurezze lavorative e alla precarietà della salute. Ma non è consentito arrendersi. Custodiamo le risorse e l’intelligenza per rimettere nel trascorrere dei giorni quella linfa vitale che si chiama entusiasmo.

Un “eccomi!” genera entusiasmo e si sorregge con l’entusiasmo. È consapevolezza di fragilità ma anche fiducia profonda che qualcosa di bello e di nuovo sta per nascere, nonostante i tempi avversi e le apparentemente inconfutabili prove di sconfitta e di inutilità. L’entusiasmo, quello vero, conta su qualcosa di grande che interpella e chiede la resa! Il filosofo e saggista statunitense R.W. Emerson scriveva: «L’entusiasmo è la grandezza dell’uomo. È il passaggio dall’umano al Divino. Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande». Non a caso, la festa di oggi ci ricorda una fanciulla di Nazaret che diventa Madre di Dio semplicemente con l’entusiasmo del suo “eccomi!”. La sua voce cristallina, nel pronunciarlo, ha riempito e ancora riempie l’attesa del mondo.

Nella consolante certezza di essere amati e protetti dalla Vergine dell’Annunciazione saluto e benedico tutti di cuore.

+ p. Antonio De Luca