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Gli auguri dell'Ufficio per la pastorale della salute

Scritto da Super User on .

Cari amici, fratelli e sorelle ammalati, parenti e personale tutto, vi giunga affettuoso l’augurio Natalizio che annuncia questa verità: Dio sorprendentemente e infinitamente ci ama ed è venuto a farsi uno di noi per incontrarci ed abbracciarci come suoi figli. Non siamo più soli, non siamo mai abbandonati, anche se i compagni e gli amici ci possono lasciare.

Ma il Dio che ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio, che si è unito personalmente per sempre alla nostra natura di creature umane, non ci abbandona mai alle nostre tristezze e alla nostra inquietudine. Questa è la “buona notizia” che il Natale ci dona e che come cristiani dobbiamo annunciare fino agli estremi confini della terra iniziando dai nostri ambienti vitali. “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia…” (Lc 2,10) ha detto l’angelo ai pastori.

Gioia per un fatto accaduto realmente, una nascita attesa, profetizzata, promessa… la nascita del Salvatore che ha cambiato la storia dell’umanità. L’augurio natalizio è allora questo: si aprano i nostri occhi, il nostro cuore e la nostra mente per ‘‘vedere’’ il Signore che nasce e riconoscerlo presente, vivo e operante. Si aprano i nostri occhi, il nostro cuore e la nostra mente per ‘‘vedere’’ anche noi stessi come figli nel Figlio, per riconoscere che la nascita di Gesù è l'inizio di una nuova vita per noi, una vita in cui non viene mai meno la luce e la speranza.

Accogliamo il forte richiamo che viene dal Natale: siamo chiamati a una più autentica umanità. Dobbiamo riscoprire i valori di stima, di rispetto, di dignità di ogni persona umana, se non vogliamo vivere in un mondo inaridito. Guardando quel bimbo che viene alla luce, ammiriamo e valorizziamo la maternità, così poco riconosciuta: è un dono per i genitori ed è un titolo di merito di fronte a questa nostra società con poche, pochissime culle. Dobbiamo riscoprire il valore delle buone relazioni che offrono all'uomo e alla donna la condizione più favorevole per uno sviluppo sereno, per una crescita senza traumi, senza ferite, senza lacerazioni.

Pensiamo in particolare ai “piccoli” verso cui siamo chiamati a rivolgere il nostro sguardo, così come rivolgiamo lo sguardo al bambino che nasce a Betlemme. Pensiamo agli anziani e agli ammalati, cuore della nostra azione pastorale e sanitaria. Pensiamo a chi con grandi sacrifici e con professionalità lavora in questi ambienti a cura e difesa della dignità di ogni persona umana. Possano tutti, in questo Natale, sperimentare, nei modi più diversi, la gioia della “buona notizia”.

Lasciamoci incontrare da Colui che è venuto a cercarci sino a farsi uomo: questo sia l’augurio che deve risuonare nel nostro cuore, nella nostra vita e nei nostri gesti quotidiani. Oggi lo porgiamo a ciascuno di voi attraverso la Vergine Santa, modello di coloro che da Dio attendono nella fiducia e nell’umiltà ogni bene e tutto il bene! Santo Natale e sereno inizio dell’Anno del Signore 2020.

Don Pasquale e Don Donato

Invitiamo tutti a partecipare all’ Eucaristia presieduta dal nostro Vescovo Antonio per gli Auguri Natalizi agli ammalati e al personale nei nostri ospedali:
Venerdì 20 dicembre ore 10:00 - Ospedale “L. Curto” di Polla;
Lunedì 23 dicembre ore 17:00 - Ospedale “Immacolata’’ di Sapri.