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Una gioia grandissima

Scritto da Super User on .

6 gennaio - Epifania

"Oggi in Cristo luce del mondo tu hai rivelato ai popoli il mistero della salvezza
e in lui apparso nella nostra carne mortale
ci hai rinnovati con la gloria dell’immortalità divina".
(dal prefazio dell'Epifania)

All’inizio del nuovo anno abbiamo già gustato il pane della Parola nella festa di Maria, Madre di Dio. Abbiamo ritrovato la comunità come luogo nel quale celebrare la presenza di Dio nella Parola e nel Pane eucaristico. Ed è proprio nella comunità dei credenti che i battezzati esprimono la gioia di vedere la presenza del Signore, che si manifesta nell’umiltà della condizione umana, senza alcuna pretesa di supremazia. Nel Natale lo abbiamo contemplato avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia, Dio inserito pienamente nella nostra umanità, che condivide gioie e speranze di ogni essere umano. Nella fede, però, conosciamo che la salvezza risiede tutta in quel bambino, senza il quale nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste.

L’inizio del nuovo anno è per i credenti l’opportunità per riflettere sugli atteggiamenti di Maria, la Madre di Gesù e dei magi. La custodia premurosa degli avvenimenti dell’esistenza nel cuore per meditare e riflettere sull’azione di Dio; la ricerca, spesso affannosa, della presenza di Dio nel mondo. Oggi, forse più che mai, non si può perdere di vista che possiamo cercare Dio semplicemente perché è lui che per primo muove i passi verso di noi, possiamo cioè cercarlo e trovarlo solo come risposta, libera e consapevole, alla sua ricerca dell’uomo. I magi insegnano che si può trovare Dio, anche quando si credeva di cercare altro. Dalla ricerca di qualcosa di straordinario all’incontro con Qualcuno di inaspettato!

In barba alla pretesa dei potenti della terra, dei re che tentano di proteggere il loro territorio dall’intrusione, essi scoprono un Dio che non ha per nulla paura di apparire povero, bisognoso…e che soprattutto non pretende il rispetto dei confini della sua divinità, ma apre, spalanca le porte, abbatte i muri, elimina gli steccati purché l’uomo si avvicini a lui. I magi cercano sì un re, ma si troveranno davanti a colui che non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini (Fil 2, 6-7). Con questa manifestazione il Signore estende la sua salvezza a tutti gli uomini, per questo in Oriente la festa dell’epifania è considerata più “importante” dello stesso Natale.

La ricerca appassionata deve caratterizzare anche la nostra esperienza di fede. Troppo spesso siamo distratti, presi da un’apatia che rischia di paralizzare ogni nuovo tentativo di ricerca del bello e del buono nella nostra vita. I magi, stranieri e lontani da ogni aspettativa di salvezza, riconoscono il vero re quando si inginocchiano ed offrono oro, incenso e mirra. Segni profetici che quel bambino è l’ultima speranza di Dio Padre per riconquistare l’umanità.

Buona e santa festa dell’epifania!

+ P. Antonio, Vescovo