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E' un fatasma

Scritto da Super User on .

13 Agosto - XIX Domenica del Tempo ordinario

"Fa’ che ti riconosciamo presente
in ogni avvenimento della vita e della storia" (dalla Liturgia).

Non è l'unica volta che i discepoli, vedendo Gesù, credono di vedere un fantasma. La proiezione delle proprie paure fa prendere lucciole per lanterne! Nel cuore dell'estate, nel pieno del caldo, anche noi possiamo correre lo stesso rischio...guardare Gesù e credere che egli sia uno spettro, un fantasma. La fede ci aiuta e ci sostiene a mettere a fuoco l'immagine più vera e reale di Gesù, ed il Vangelo di questa domenica ne è la prova.

Tutto accade dopo la moltiplicazione dei pani che altro non è che la prefigurazione del pane di vita, l'Eucerestia. Gesù è scosso dalla notizia della morte violenta di Giovanni Battista, gli apostoli fanno fatica a seguire Gesù. Tutto quello che fa e che dice non trova riscontro nella comprensione di quelli che si era scelto. È un momento difficile dell'esistenza di Gesù. Per questo ha bisogno di pregare, di ritrovarsi nell'intimità con il Padre e passa la notte in preghiera.

All'indomani raggiunge i suoi che intanto erano saliti su una barca e lo fa camminando sull'acqua. È questo il momento nel quale essi credono di vedere un fantasma. Egli li rassicura:  "Sono io, non temete". Pietro si spinge oltre, vuole vederci chiaro: "Se sei tu...". E fa l'amara scoperta della sua fede attraversata dal dubbio, dall'incapacità di andare oltre a ciò che appare. Inizia ad affondare nel mare in tempesta. La presenza di Gesù lo salva: "Uomo di poca fede".

Dio si manifesta, mostra la sua presenza nella vita del discepolo, eppure spesso abbiamo la sensazione di avere a che fare con un fantasma, qualcuno di indecifrabile, che non riconosciamo, forse perché non è come ce lo siamo immaginato. Facciamo fatica a riconoscere il Signore, perché la tempesta, il vento, il mare agitato dell'esistenza ci fanno perdere la cognizione di noi stessi, figuriamoci se possiamo riconoscere Gesù!

Il cuore di questo Vangelo è la volontà di Gesù di rimettersi sulle tracce dei suoi discepoli, sulle nostre tracce. Molti potrebbero fermarsi al sensazionale, alla capacità di Gesù di camminare sulle acque... Non è questo che conta, non vuole dimostrare nulla il Signore. Vuole riprendere un discorso interrotto dall'incapacità dell'uomo di comprendere Dio, raggiungedolo dovunque egli si trovi.

E dimostrargli così che nulla è perduto, ma che tutto può ricominciare. Possiamo rimetterci al passo del Maestro, con la ferma volontà di fare del Vangelo la bussola dell'esistenza, attraversando le tempeste della vita con la serena fiducia che non siamo mai soli.

Buona e santa domenica!

+ P. Antonio, Vescovo