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Il tesoro e la perla

Scritto da Super User on .

30 Luglio - XVII domenica del Tempo Ordinario

Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti: per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici (sal 118).

In questo tempo d’estate continua Gesù ad illustrare, attraverso il genere delle parabole, cos’è il regno dei cieli. L’evangelista Matteo pone in continuità il discorso di domenica scorsa con quello dell’odierno vangelo, nel quale, ancora una volta, Gesù approfondisce questo argomento ai suoi discepoli. Dopo il seminatore, il seme e i vari terreni, oggi è la volta del tesoro e della perla che un contadino ed un ricco mercante trovano e per i quali sono disposti a tutto. Tante sono le immagini che il Maestro usa per spiegare in cosa consista il regno.

Potremmo definirle “parabole gemelle” per i tratti che le accumunano, una ripetizione quasi, per ribadire ciò che è essenziale. Gesù non si rivolge alle folle, ma solo ai suoi discepoli, a chi lo segue perché, non di rado, proprio loro perdono di vista ciò che veramente conta. Si parte dalla scoperta di qualcosa di prezioso e questo presuppone ricerca, impegno ed un pizzico di passione. I due fortunati ricercatori comprendono che il tesoro e la perla costituiscono una priorità assoluta, davanti ai quali tutto diventa relativo. Per questo con gioia e risolutezza prendono la ferma decisione di vendere tutto ciò che possiedono per comprare il campo con il tesoro e la perla di inestimabile valore.

Sono disposti a sacrificare tutto, compiendo una scelta radicale, rinunciando a molte altre cose. Il mistero del regno si delinea proprio in questa ricerca, nella gioia della scoperta, nella decisione di non lasciarsi sfuggire un’occasione unica. Trovare il regno equivale a comprendere che la signoria di Dio si estende nella vita dei credenti che lo accolgono con gioia e disponibilità, pronti ad ogni sacrificio pur di “impossessarsene”. Dio è tutto nella vita dei discepoli, è lui il rimando ultimo a tutto l’insegnamento di Gesù: questo si concretizza in scelte concrete, quotidiane che hanno il sapore delle beatitudini, nell’impegno di amare Dio e il prossimo come unica legge e comandamento.

Il regno è il valore supremo che non rischia mai il ribasso, nella certezza che le parole di Cristo sono realmente il fondamento della sua ricerca carica di speranza: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia; il resto vi sarà dato in aggiunta” (Mt 6, 33). Ecco ciò che veramente conta e che spesso rischiamo di dimenticare: chi entra in questa prospettiva, chi con impegno ricerca il tesoro nascosto e la perla preziosa, chi intuisce che l’instaurarsi del regno è un processo lento, ma inevitabile e accoglie Dio e fa del comandamento dell’amore il fondamento ed il criterio ispiratore dell’esistenza è colui che ha trovato il tesoro e la perla, ha trovato Dio, ritrovando anche se stesso.

Incontrare Dio significa fare centro nella vita! Anzi lasciarsi trovare da Dio, perché tutta la rivelazione biblica insiste sul fatto che è lui che si mette sulle nostre tracce e chiede di essere accolto. E allora: se fossimo noi quel tesoro e quella perla?

Buona e santa domenica!

+ P. Antonio, Vescovo