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Concerto-meditazione: Ecco quant'è bello...

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Domenica 30 Aprile p.v. alle ore 19:00 presso la Chiesa Parrocchiale “S. Matteo e S. Margherita” in Sicignano degli Alburni (SA) il Coro Polifonico degli Alburni e il Coro della Diocesi di Salerno animeranno la Celebrazione Eucaristica domenicale presieduta da S.E. Mons. Antonio De Luca.

Al termine della Celebrazione i due cori terranno un concerto/meditazione dal titolo: "Ecco quant'è bello", pregustando il Paradiso.

Se la preghiera è unione con Dio, deve far pregustare il paradiso. “Nel canto di lode - secondo San Gregorio Magno - viene creata una via di accesso per la quale Gesù può rivelarsi, poiché quando mediante il canto dei salmi viene riversata in noi la vera contrizione, si apre in noi una strada che conduce nel profondo del cuore, alla fine della quale si giunge a Gesù.” Col canto lo spirito si acquieta e si eleva, chiede e ringrazia, contempla ed esulta, con la totalità della persona, quasi trascinando con sé il corpo, costretto a seguire, ad ergersi in elegante postura e a protendersi, in una tensione analoga a quella dell’anima. “L’esperienza religiosa è infatti esperienza d’amore, che nasce interiormente, per poi sfociare all’esterno.” - secondo Iacopone da Todi. Ma per assorbire l’animo, per raccoglierlo, ed innalzarlo al cielo, proprio come una vertiginosa vetrata gotica o un altare barocco, il canto deve essere sacro: gioioso e giubilante, senza scompostezza, poetico e nobile, senza artificio, dolce e soave, senza affettazione né sentimentalismo. Per generare vera gioia, che si imprima nell’animo, e non solo emozioni passeggere, deve armonizzarsi con la natura dell’uomo, parlare non solo ai sensi, ma a tutte le facoltà, secondo la loro gerarchia. Deve saper esprimere la forza e la soavità della fede, ma anche la sua semplicità e chiarezza; la storicità degli avvenimenti divini ed il loro carattere misterioso; la coralità dell’esperienza comunitaria, ma anche l’individualità dell’anima personale.