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Nel ricordo di P. Gerardo Cardaropoli

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P. Gerardo Luigi Cardaropoli, nato a Bracigliano (SA) nel 1924, nel 2017 avrebbe compiuto il suo 70° anniversario di vita religiosa nella fraternità francescana ofm.

Giovane Teologo e filosofo segui e studiò con sorgiva intelligenza pastorale il Concilo Vaticano II e divenne dal 1978 al 194 Magnifico Rettore del Pontificio Ateneo Antoniano di Roma. Furono soprattutto questi gli anni in cui stabili un contatto filiale con il Vescovo della Diocesi di Teggiano e di Policastro, S.E. Mons. Umberto Altomare che lo coinvolse costantemente nella formazione del clero e degli operatori pastorali per promuovere attraverso i documenti conciliari una pastorale aperta alla modernità e da lui spesso denominata "pastorale dell'andata". L'idea di P. Cardaropoli profeticamente anticipava quella che successivamente i documenti CEI chiameranno "pastorale integrata", in "rete" e "missionaria" per indicare quella conversione pastorale che l'attuale Pontefice, Francesco, denomina Chiesa in uscita missionaria.

Autore di oltre 250 titoli fra pubblicazioni e articoli, tra cui Introduzione al cristianesimo (1970l, La pastorale come mediazione salvifica (riedito 1992) il suo slogan preferito era: "Leggere la storia, discernere i segni dei tempi sempre! Senza l'attenzione ai segni dei tempi, il cristiano vive fuori dana storia".

Non possiamo non ricordarlo, anche in tempi piu recenti, da docente di Teologia pastorale anche dei nostri sacerdoti più giovani, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Itala Meridionale sez. San Tommaso (NA).

Un ricordo del tutto particolare va all'ultima fase del suo percorso accademico come Prefetto agli studi presso l'Istituto Teologico Salernitano presso Seminario Metropolitano Giovanni Paolo ll a Pontecagnano Faiano (SA), dal 2001 al 2006, dove molti dei nostri giovanissimi sacerdoti hanno potuto apprezzare e alimentarsi della sua esperienza teologico-pastorale e della sua passione per la Chiesa comunione.

In questi ultimi anni il suo sogno per le Diocesi della Metropolia Salernitana, solo in parte realizzato, era quelo di un'osservatorio pastorale multidisciplinare per orientare l'azione evangelizzatrice della Chiesa post-concilare in una pastorale dell'uscita contestualizzata e incarnata nel vissuto di ogni territorio diocesano.