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Habemus Papam

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Alle ore 19.06 la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina dove nelle ore precedenti si era lungamente posato un gabbiano. Il nuovo Papa è stato eletto al quinto scrutinio mentre in Piazza San Pietro la folla, nonostante la pioggia, aumentava gradualmente. Il suono delle campane a festa e la commozione e il tripudio dei fedeli hanno accompagnato la fumata che annunciava l'elezione del 266.mo Vicario di Cristo.

Poi l'annuncio del Cardinale Protodiacono Jean-Louis Tauran dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro: Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam: Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Georgium Marium Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio qui sibi nomen imposuit Franciscum.

Subito nella Piazza si fa spazio la curiosità per capire chi è il Card. Bergoglio e lo stupore per la scelta del nome "Francesco", accolto con grande gioia e con grande speranza dai fedeli che riconoscono in Francesco d'Assisi la bellezza della santità fondata nella semplicità e nell'umiltà, e sono sicuri che il Papa che ne ha scelto il nome saprà coraggiosamente seguirne l'esempio per guidare il gregge che il Signore gli ha affidato.

In pochi minuti arrivano le prime notizie: Bergoglio è l'Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), ma il cognome sembra italiano; ed infatti le sue origini sono Piemontesi. Il nonno, come tanti italiani, partì a fine ottocento per l'Argentina alla ricerca di lavoro.

Finalmente, a circa un'ora dalla fumata bianca, il Santo Padre Francesco si affaccia alla Loggia centrale e subito conquista la folla con la sua semplicità e la sua emozione. L'invito a pregare il Signore perchè faccia scendere la sua benedizione sul Papa è accolta dai fedeli con un silenzio orante: 100.000 persone affollano Piazza San Pietro, ma il silenzio è totale, impressionante, sembra quasi che il mondo intero si sia fermato per impetrare dal Signore la desiderata benedizione sul successore di Pietro. E Bergoglio accoglie la benedizione inchinandosi. Poi a sua volta imparte a quanti sono in Piazza, a quanti sono collegati attraverso la radio e la televisione e i nuovi mezzi di comunicazione la Benedizione Apostolica al mondo intero.

Inizia così, come lui stesso ha sottolineato, il nuovo cammino insieme!

Dopo che il Papa rientra dalla Loggia centrale la numerosissima folla di fedeli lascia Piazza San Pietro e nel frattempo i giornalisti accorrono presso la Sala Stampa Vaticana, dove si tiene un incontro con il Direttore Padre Federico Lombardi.

Una scelta, quella dei cardinali, tutta incentrata sul servizio e fuori da ogni logica di potere: così padre Lombardi, che ha accolto i giornalisti venuti da ogni parte del mondo per assistere all’elezione di Papa Francesco: "E’ una scelta assolutamente di un rifiuto del potere, di servizio allo stato puro. Questa mi sembra sia una bella risposta al modo in cui molti hanno visto o hanno pensato di dover presentare la situazione della Chiesa nei mesi passati".

E ancora, Padre Lombardi, sulla scelta del nome fatta dal Papa, ha affermato: "Mi fa molto piacere che abbia scelto il nome di Francesco, grande testimone del Vangelo; quindi si vede che questa spiritualità di religioso che vuole vivere i valori del Vangelo, viene condivisa con gli altri con grande naturalezza. Do molta importanza alla scelta di questo nome di 'Francesco'… Non ha scelto il nome 'Ignazio, ha scelto il nome 'Francesco': vuol dire che noi siamo per servire nella Chiesa, raccogliendo tutti i doni, i carismi che il Signore dona per costruire la Chiesa e per annunciare il Vangelo".

 

Biografia

Il Card. Jorge Mario Bergoglio, S.I., è Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua. È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino. È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992. È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina. Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001). Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino. È Membro: delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; del Pontificio Consiglio per la Famiglia: della Pontificia Commissione per l'America Latina.


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