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Collegio dei Vicari Foranei

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Il Vicariato Foraneo è un’articolazione territoriale della diocesi che permette un’attività pastorale comune. Il Vicario Foraneo è un sacerdote nominato a tempo determinato dal Vescovo diocesano, dopo aver sentito, a suo prudente giudizio, i sacerdoti che svolgono il ministero nel vicariato in questione (cf. can. 553 - 554).

Il Vicario Foraneo ha il dovere e il diritto di promuovere e coordinare l'attività pastorale comune nell'ambito del vicariato; aver cura dei chierici del proprio distretto; provvedere che le funzioni sacre siano celebrate secondo le disposizioni della sacra liturgia, che si curi il decoro e la pulizia delle chiese e della suppellettile sacra, che i libri parrocchiali vengano redatti accuratamente e custoditi nel debito modo, che i beni ecclesiastici siano amministrati diligentemente; che la casa parrocchiale, infine, sia conservata con la debita cura (cf. can. 555).

La Diocesi di Teggiano-Policastro è suddivisa in sette Vicariati Foranei.


http://www.diocesiteggiano.org/images/pdf.gif Statuto dei Vicari Foranei



Vicari Foranei
 
Don Gabriele PETROCCELLI, Forania di Teggiano-Sala Consilina
Don Michele CASALE, Forania di Polla
Don Giuseppe SPINELLI, Forania di Padula-Montesano
Don Martino ROMANO, Forania di Policastro e Forania di Camerota
Don Martino DE PASQUALE, Forania di Sicignano degli Alburni e Forania del Fasanella
 
 
 
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Collegio dei Consultori

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Il Collegio dei Consultori è un organo consultivo collegiale del vescovo sui più importanti problemi della Diocesi formato da un gruppo di sacerdoti (da 6 a 12) membri del Consiglio Presbiterale in carica, eletti dal vescovo per un quinquennio (CIC, can. 502). Coadiuva il Vescovo nell'amministrazione dei beni della diocesi e delle persone giuridiche a lui soggette. Nell'esame delle diverse pratiche per esprimere il proprio parere o consenso secondo quanto previsto dalla normativa canonica vigente, il Collegio deve porre particolare attenzione agli aspetti pastorali.

Il Collegio dei Consultori svolge particolari incarichi quando la sede è vacante (quando la diocesi è senza vescovo) o impedita (quando il vescovo è ammalato o comunque non può esercitare il suo compito). In questo caso, se è impedito anche il vescovo coadiutore o ausiliare o il vicario generale o episcopale, spetta al collegio dei consultori eleggere il sacerdote che deve governare la diocesi. Se la sede diviene vacante e manca il vescovo ausiliare, il governo della diocesi è affidato al collegio dei consultori; ma entro otto giorni dalla notizia della sede vacante, il collegio dei consultori deve eleggere l'amministratore diocesano.

Infine tocca al Collegio dei Consultori, in mancanza dell’ausiliare, provvedere a informare la Santa Sede della morte del vescovo.

 


Consultori
 
Radesca don Giuseppe
Barbarulo don Romolo
Citro don Giovanni
De Pasquale don Martino
Federico don Vincenzo
Marotta don Antonio
Puppo don Giuseppe
Romano don Martino
Russo don Otello

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Tribunale Ecclesiastico Diocesano

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Il Tribunale Diocesano, a norma del Codice di Diritto Canonico, è tribunale di prima istanza per tutte le cause non escluse espressamente dal diritto. In ciascuna diocesi, giudice di prima istanza è il Vescovo diocesano, che può esercitare la potestà giudiziaria personalmente o tramite altri, secondo i canoni che seguono (can. 1419).

Tutti i Vescovi diocesani sono tenuti a costituire un Vicario giudiziale o Officiale con potestà ordinaria per giudicare, distinto dal Vicario generale a meno che l'esiguità della diocesi o lo scarso numero di cause non suggerisca altrimenti. Il Vicario giudiziale forma un unico tribunale con il Vescovo, ma non può giudicare le cause che il Vescovo riserva a sé (can. 1420).

 


Componenti
 
Don Giuseppe PUPPO, Vicario Giudiziale
Don Antonio Calandriello, Difensore del Vincolo 
P. Enzo Rispi, Assessore al processo breve
Don Michele Casale, Promotore di giustizia
Don Saverio Monaco, Cancelliere del Tribunale Ecclesiastico
Massimo La Corte, Notaio aggiunto
 
 
 
Tribunale Causa di canonizzazione
del servo di Dio Federico Pezzullo
 
Don Pietro SCAPOLATEMPO, Giudice delegato
Don Michele CASALE, Promotore di Giustizia
Don Bernardino ABBADESSA, Notaio
Massimo LA CORTE, Notaio aggiunto
 
 
 
 
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Economato

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È competenza dell'ufficio dell'Economo Diocesano:
• amministrare sotto l'autorità del Vescovo e secondo gli orientamenti e le decisioni del Consiglio diocesano per gli affari economici, i beni mobili e immobili della Diocesi curando la riscossione di offerte, tasse diocesane e contributi vari; amministrando i contributi Cei per esigenze di culto-pastorale, caritativi nonché redditi e fondi diocesani diversi e provvedendo alla manutenzione ordinaria dei beni immobili della Diocesi;
• redigere, sulla base delle entrate stabili (cf CIC 494,3) il bilancio preventivo e consuntivo delle spese occorrenti per la Diocesi e per le attività che ad essa fanno capo, sottoponendolo al Consiglio Diocesano Affari Economici (CIC 494, 4).
 


Ufficio Economato:
 
Don Antonio CALANDRIELLO, Economo diocesano
Marco COLACE, Collaboratore